Blair Cornelia Waldorf
QUEEN BEE - LOOK AT ME NOW »Amare se stessi non è essere egoisti«
Alle sue parole, un sorriso enorme prese forma sulle mie labbra. Mi sforzai, pur di mantenere la calma, di rimanere ben salda sul materasso del mio letto, piuttosto che laciarmi andare all'inistinto, alzarmi in piedi, ed iniziare a saltare, ad urlare per la gioia, ringraziando un Dio, in cui nemmeno credevo!
Non tutto era perduto. Nate voleva essere perdonato. Di conseguenza, potevo finalmente esser certa di non essere l'unica, tra i due, a desiderare che le cose tornassero ad essere quelle d'un tempo. Non ero soltanto io, a sperare con tutta me stessa che, un giorno o l'altro, prima che fosse troppo tardi, ci rimettessimo insieme. Lo voleva anche lui, e saperlo, scoprirlo, era il miglior regalo di compleanno che avessi potuto ricevere. Mi era mancato così tanto.. D'accordo, Chuck in un certo senso, era riuscito a colmare, in parte, la sua assenza. Ma nonostante tutto, non avevo smesso neanche un attimo di pensare a lui, ne di sentire il peso della sua improvvisa assenza. Non ero abituata, a stargli lontano per tutto questo tempo. E okay, probabilmente era pure sbagliato. Voler indietro una persona, solamente perchè senza di essa era come se tutto d'un tratto, la mia vita non fosse più la stessa. Come se dovessi improvvisamente ricominciare da capo, crearmi nuove abitudini, e adattarmi ad uno stile di vita, del tutto nuovo. Ma io non potevo farci niente. Senza di lui, sentivo un grosso vuoto dentro. Come se qualcuno, m'avesse strappato un pezzo importate che mi componesse. Magari la nostra storia era anche un caso perso, ormai. Tradimenti, sotterfuggi. Me ne rendevo conto, pienamente. Eppure, non mi sentivo ancora in grado di buttare via, tutti quegli anni ri relazione, come fossero niente. Nonostante sapessi che, probabilmente, ormai avessimo rovinato tutto, non riuscivo ugualmente e non sperare, che anche per noi, ci fosse quantomeno un'ultima, preziosa, possibilità.
«Beh, dovresti essere tu, a saperlo. Non ti pare?» Risposi, facendo finta che non avessi già in mente, bella e pronta, la proposta, più adatta. Che facesse proprio a nostro caso. «Ma se proprio ci tieni ad avere un indizio..» Feci una breve pausa. Non che avessi bisogno di pensare, a cosa dire o non dire. Per niente. Volevo semplicemente creare un pò di suspance. «Mi piacerebbe tanto se anche quest'anno, ti comportassi proprio come hai fatto sempre». E con questo, intendevo i suoi auguri non appena scoccata la mezzanotte, il regalo più costoso tra tutti quelli che avessi stilato nella mia lista, eccetera, eccetera. Nate mi avrebbe capito subito, non era necessario che specificassi.
« La classe non è acqua, è Chanel numero cinque »
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